Riccardo era una bella persona, giovane, intelligente ed avida di vita come lo sono tutti i giovani, incondizionatamente, anche se a volte non ne sono consapevoli. Disponibile con tutti, sempre attento verso i più fragili senza farsene accorgere, un pò per indole ed un pò per la congenita convivenza con la sorella bisognosa di affettuose cure.
Chi l'ha conosciuto ricorda il suo sguardo intenso che si scioglieva in un dolce abbraccio nell'esplosione del suo sorriso.
La malattia l'ha voluto incontrare negli anni fondamentali dell'affaccio alla vita, gli anni della curiosità intellettiva, delle amicizie importanti, dei primi innamoramenti, dell'impegno atletico formativo a livello psicofisico. Lo ha accompagnato negli ultimi tre anni degli studi liceali, obbligandolo a pause, dovute alle terapie, sempre recuperate con grande forza d'animo e di volontà, con il sorriso sulle labbra per non dare sconforto a chi gli era vicino. Si è complimentata con lui quando ha superato i test di ammissione sia a medicina sia ad odontoiatria e se ne innamorò definitivamente quando superò brillantemente i primi esami del corso, portandolo via con sé al terzo mese del suo 21° anno di vita.
Quando fantasticava sul suo futuro, diceva che avrebbe desiderato avere tre figli.
Noi (familiari, amici, compagni di studio e tutti quelli che lo hanno conosciuto anche fugacemente) ricambieremo il piacere di aver vissuto accanto a lui, con delle iniziative benefiche rivolte specialmente nel campo socio-sanitario infantile, in modo che possa avere, negli anni a venire, un numero illimitato di “figli”, accuditi e curati in sua memoria tramite questa Associazione a lui intitolata.
Chi l'ha conosciuto ricorda il suo sguardo intenso che si scioglieva in un dolce abbraccio nell'esplosione del suo sorriso.
La malattia l'ha voluto incontrare negli anni fondamentali dell'affaccio alla vita, gli anni della curiosità intellettiva, delle amicizie importanti, dei primi innamoramenti, dell'impegno atletico formativo a livello psicofisico. Lo ha accompagnato negli ultimi tre anni degli studi liceali, obbligandolo a pause, dovute alle terapie, sempre recuperate con grande forza d'animo e di volontà, con il sorriso sulle labbra per non dare sconforto a chi gli era vicino. Si è complimentata con lui quando ha superato i test di ammissione sia a medicina sia ad odontoiatria e se ne innamorò definitivamente quando superò brillantemente i primi esami del corso, portandolo via con sé al terzo mese del suo 21° anno di vita.
Quando fantasticava sul suo futuro, diceva che avrebbe desiderato avere tre figli.
Noi (familiari, amici, compagni di studio e tutti quelli che lo hanno conosciuto anche fugacemente) ricambieremo il piacere di aver vissuto accanto a lui, con delle iniziative benefiche rivolte specialmente nel campo socio-sanitario infantile, in modo che possa avere, negli anni a venire, un numero illimitato di “figli”, accuditi e curati in sua memoria tramite questa Associazione a lui intitolata.
Chi l'ha conosciuto ricorda il suo sguardo intenso che si scioglieva in un dolce abbraccio nell'esplosione del suo sorriso.
La malattia l'ha voluto incontrare negli anni fondamentali dell'affaccio alla vita, gli anni della curiosità intellettiva, delle amicizie importanti, dei primi innamoramenti, dell'impegno atletico formativo a livello psicofisico. Lo ha accompagnato negli ultimi tre anni degli studi liceali, obbligandolo a pause, dovute alle terapie, sempre recuperate con grande forza d'animo e di volontà, con il sorriso sulle labbra per non dare sconforto a chi gli era vicino. Si è complimentata con lui quando ha superato i test di ammissione sia a medicina sia ad odontoiatria e se ne innamorò definitivamente quando superò brillantemente i primi esami del corso, portandolo via con sé al terzo mese del suo 21° anno di vita.
Quando fantasticava sul suo futuro, diceva che avrebbe desiderato avere tre figli.
Noi (familiari, amici, compagni di studio e tutti quelli che lo hanno conosciuto anche fugacemente) ricambieremo il piacere di aver vissuto accanto a lui, con delle iniziative benefiche rivolte specialmente nel campo socio-sanitario infantile, in modo che possa avere, negli anni a venire, un numero illimitato di “figli”, accuditi e curati in sua memoria tramite questa Associazione a lui intitolata.
La malattia l'ha voluto incontrare negli anni fondamentali dell'affaccio alla vita, gli anni della curiosità intellettiva, delle amicizie importanti, dei primi innamoramenti, dell'impegno atletico formativo a livello psicofisico. Lo ha accompagnato negli ultimi tre anni degli studi liceali, obbligandolo a pause, dovute alle terapie, sempre recuperate con grande forza d'animo e di volontà, con il sorriso sulle labbra per non dare sconforto a chi gli era vicino. Si è complimentata con lui quando ha superato i test di ammissione sia a medicina sia ad odontoiatria e se ne innamorò definitivamente quando superò brillantemente i primi esami del corso, portandolo via con sé al terzo mese del suo 21° anno di vita.
Quando fantasticava sul suo futuro, diceva che avrebbe desiderato avere tre figli.
Noi (familiari, amici, compagni di studio e tutti quelli che lo hanno conosciuto anche fugacemente) ricambieremo il piacere di aver vissuto accanto a lui, con delle iniziative benefiche rivolte specialmente nel campo socio-sanitario infantile, in modo che possa avere, negli anni a venire, un numero illimitato di “figli”, accuditi e curati in sua memoria tramite questa Associazione a lui intitolata.